Sakura e passeggiata a Chiyoda

14 04 2009

Ultimamente i fine settimana, e in particolare le domeniche, li abbiamo trascorsi in qualche parco. Un po’ per i ciliegi (sakura 桜) in fiore, un po’ perchè la primavera sta davvero diventando bella, con giornate di sole e massime sui 23°C, clima ideale per farsi delle passeggiate in completo relax e godersi Tokyo ad un’altra velocità rispetto a quella settimanale!

Lo scorso fine settimana (4-5  Aprile), coincideva con il periodo di massima fioritura dei ciliegi  e non potete immaginare quante migliaia e migliaia di persone riversate nei parchi e ovunque ci fossero questi alberi. Una massa di gente indescrivibile.

Domenica 5 siamo andati a Chiyoda, la città più centrale della prefettura di Tokyo, contenente il castello Edo (palazzo imperiale), parchi ed importanti centri  governativi,  culturali e del business. Kudanshita uno dei posti più affollati grazie alla presenza di centinaia di ciliegi presso il santuario Yasukuni (santuario della pace nazionale) e soprattutto nel parco Kitanomaru considerato uno dei più belli di Tokyo, e contenente anche alcuni musei e il mitico Budokan (dove si sono svolti anche diversi concerti live)!

Ingresso Yasukuni shrine

Ingresso Yasukuni shrine...

Ingresso Yasukuni shrine

...quanta gente!

Nella strada per il santuario, come capita spesso, era pieno di bancarelle con i tradizionali takoyaki, choco-banana, patate dolci fritte,  okonomiyaki, e tanti e tanti altri. Ho fatto un video per farvi vedere come preparano l’okonomiyaki a catena di montaggio :P:

Alcune foto a Kitanomaru:

Davanti allingresso del parco Kitanomaru

Davanti all'ingresso del parco Kitanomaru

Ingresso del parco Kitanomaru

Ingresso del parco Kitanomaru

Sakura rosa carico di fiori ma in fase terminale

Sakura rosa carico di fiori ma in fase terminale

Da Kitanomaru siamo scesi fino al castello di Edo (nome dell’antica Tokyo), pensando che lo mantenessero aperto fino a tardi in occasione del Sakura festival (di solito il castello chiude intorno alle 16). Invece era chiuso, ma non per questo la passeggiata intorno alle mura è stata meno piacevole! E’ bello quando non hai nessuno stress, nessuna fretta, e il clima così bello per poter apprezzare aspetti della città che non avevi notato prima.

Mura del Castello Edo

Mura del Castello di Edo...

...al tramonto

...al tramonto

Palazzi nel centro di Tokyo a Chiyoda. In fondo si intravede la vecchia stazione di Tokyo in fase di ristrutturazione in un progetto

Palazzi nel centro di Tokyo a Chiyoda. In fondo si intravede la vecchia stazione di Tokyo in fase di ristrutturazione in un progetto

Proseguendo costeggiando il lato dell’ingresso principale (Otemon) del castello ci si dirige verso Hibiya, e nello sfondo domina la Tokyo Tower, e dietro, Roppongi Hills.

La Tokyo Tower vista dalla zona del castello di Edo

La Tokyo Tower vista dalla zona del castello di Edo

I live in Tokyo, i live Tokyo, and I am starting to love Tokyo… I will miss it next year!

Clicca QUI per vedere tutte le FOTO.

よろしくおねがいします.

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Sendai, mari e monti (parte I)

24 03 2009

Altro cambio di stagione, altro renkyuu (letteralmente “vacanze consecutive”… in genere “weekend lungo”)! In Giappone gli equinozi sono feste nazionali e, come detto in precedenza, il giorno di vacanza non si perde se cade di fine settimana 🙂
L’equinozio di Primavera, Shunbun no hi ( 春分の日) si festeggia il 20 o 21 Marzo a seconda che l’anno sia bisestile o meno. Per tradizione le famiglie fanno visita alle tombe dei propri cari lasciando fiori, incenso e degli ohagi, dolci palline di riso ricoperte dall’immancabile onnipresente anko (marmellata di fagioli rossi azuki).

Sendai è a nord, nella regione del Tohoku

Sendai è a nord, nella regione del Tohoku

Me ne potevo stare a Tokyo in quest’occasione? Ovviamente no, e come sempre ci siamo ritrasformati in tour operators last minute organizzando in quattro e quattr’otto un viaggio a Sendai. Stanchi dei soliti templi, onsen, e stanchi della routine settimanale (paradossalmente chi per troppo lavoro, chi per assoluta mancanza di lavoro…), abbiamo evitato di stressarci con orari stretti ed accanirci nel dover visitare per forza tutti i possibili luoghi di interesse turistico, prendendocela piu’ comoda. Il viaggio ha preso una connotazione piu’ rilassata e decisamente nature, portandoci dal mare alla montagna, per cui il titolo non poteva essere altro che “Sendai, mari e monti” 😀

Inoltre, a Sendai vive Karol, un nostro amico polacco che il Vulcanus ha spedito in uno studio di architetti da solo lassù a nord, e che ha avuto il piacere di accogliere l’allegra comitiva e di farci conoscere la “sua” Sendai, e specialmente la vita notturna molto animata e diversa da quella esagerata di Tokyo.

Io, Tommaso e Francesca siamo partiti da Tokyo venerdì mattina prestissimo, prendendo una serie di treni locali della durata media di 1 ora (il primo era alle 6:10), e siamo arrivati a Sendai alle 13:30 circa dopo 6 cambi! 😛 Per risparmiare avevamo deciso di prendere l’economicissimo Seishun 18 Kippu, un biglietto speciale che funziona da pass giornaliero per qualsiasi treno locale e rapido della JR in tutto il Giappone, esclusi espressi e shinkansen. Nonostante tutto, a parte il sonno, abbiamo fatto quasi tutto il viaggio a parlare e scherzare, e i ventimila cambi non sono stati per niente pesanti.

A Sendai ci siamo riuniti con Giusj, che veniva da Tsukuba, e Marco e Karl da Hitachi. In stazione abbiamo incontrato anche Lukasz e Bolek insieme a un gruppo di loro amici/colleghi di lavoro, di passaggio anche loro per Sendai per un giorno, e Karol con il quale ci siamo messi d’accordo per la sera.

La nostra prima meta e’ stata Matsushima (松島, da “matsu“=pino, “shima“=isola), uno dei luoghi imperdibili di questa zona (poco più di mezz’ora di treno da Sendai), e famosa per la caratteristica baia punteggiata da minuscole isolette riperte di pini considerata uno dei 3 panorami piu’ belli del Giappone (日本三景  [nihon sankei]). I Giapponesi hanno innato il vizio di classificare sempre i “3 più” in ogni cosa!!
Isoletta nella baia di Matsushima, e Gabbiano

Isoletta nella baia di Matsushima, e Gabbiani

Da Sendai siamo andati a Shiogama, la localita’ sulla costa che precede Matsushima, dalla quale volevamo prendere il battello per raggiungere Matsushima via mare passando in mezzo alle varie isolette. Arrivati a Shiogama ci informano che l’ultimo battello parte dopo poco piu di 5 minuti (alle 15) ed il porticciolo era a circa 10 minuti a piedi, e ci e’ toccato correre letteralmente a perdifiato (grande Tommaso! uno scatto d’altri tempi!) 🙂

Il battello

Il battello

Porto di Shiogama

Porto di Shiogama

Nonostante il sole, faceva freddissimo e tirava un gran vento, ed abbiamo preferito stare per lo piu’ all’interno del battello, ma questo non ci ha impedito di scattare dal ponte un infinita’ di foto al paesaggio e ai gabbiani che ci hanno accompagnato per tutti i 50 minuti!
Alcune isole

Alcune isole

Paesaggio caratteristico

Paesaggio caratteristico...

...ma il cemento potevano evitarlo!

...ma qui il cemento potevano evitarlo!

Gabbiani accompagnano il battello

I turisti li hanno abituati troppo bene con le patatine...

Gabbiano curioso!

Gabbiano curioso!

Gabbiano si dice 鴨の [kamono]

Gabbiano si dice 鴨の (kamono)

Incuranti del freddo (o meglio della nostra salute :P) arrivati a terra siamo andati a visitare le isolette piu vicine collegate alla costa da piccoli ponti percorribili a piedi. Su una di queste, minuscola, si trova il tempio Godaido. In un’altra (Fukuura-jima Island, 福浦島), più grande accessibile attraverso un lungo ponte (neanche a farlo apposta rosso!) che si dice porti alla rottura le coppie di fidanzati che lo attraversino insieme, siamo pure scesi in spiaggia e come dei bambini scritto i nostri nomi sulla sabbia al tramonto…

Sul ponte per Fukuura-jima

Sul ponte per Fukuura-jima

Spiaggia di Fukuura-jima

Spiaggia di Fukuura-jima

Tornati piuttosto infreddoliti in città, dopo aver fatto il checkin al ryokan (tipo tradizionale giapponese di ostello), siamo andati a cena con Karol, e fatto un primo giro della città concludendo la serata in un pub gestito da un ragazzo svedese di Jonköping che non credeva ai suoi occhi quando ha letto Linköping sulla mia felpa! Che fatica ma che piacere rispolverare quel poco di svedese che so, ormai arrugginito e parecchio sovrascritto dal giapponese!
Fotomontaggio by Fra

Fotomontaggio by Fra

In attesa del resto del racconto, come al solito tutte le FOTO sono QUI (slideshow).

Jätte bra!!!
Vi ses!




A sunny October sunday in Yokohama

14 12 2008

Meglio tardi che mai!
Approfitto di questo fine settimana trascorso a casa con la febbre per rispolverare fatti e foto dei mesi scorsi, che per mancanza di tempo (o lagnusìa) non ho postato sul blog. Inizio da circa 2 mesi fa, una domenica delle domeniche più piacevoli da quando sono in Giappone. Una bellissima giornata di sole fuori dagli schemi trascorsa a Yokohama, ufficialmente per andare al Robo Japan 2008, ma praticamente trasformatasi in una lunga passeggiata al mare con tante tante e tante belle foto. Era la prima volta che uscivo veramente da Tokyo ed è stato bellissimo staccare finalmente dalla realtà metropolitana che ti ingoia nascondendoti cielo, panorami e tramonti…

Il Robo Japan si è rivelato un gran flop. Ci aspettavamo chissà che di più interessante e di tecnico, specialmente i miei amici che studiano robotica e automazione, ma in realtà è sembrata quasi una fiera per bambini, con tanti robot visti più come giocattoli. La fiera non era per niente grande, e pochi stand erano veramente interessanti. Forse l’unica cosa interessante è stata la presentazione dell’ultima versione di ASIMO, l’androide della Honda: 15 minuti in cui ASIMO da solo sul palcoscenico dimostra le proprie capacità. Ovviamente sa rispondere al telefono e alle e-mail, sa riconoscere le persone e conversare con loro, camminare, danzare, salire le scale, giocare a calcio, prendere e portare cose, ma grazie agli ultimi perfezionamenti riesce anche a correre abbastanza velocemente e con grande equilibrio. Purtroppo non sono riuscito a catturare in video questo momento, che era il più atteso e come previsto ha concluso la dimostrazione.

Al contrario Yokohama ci è piaciuta un sacco. In realtà siamo solo stati nel quartiere ovest di Minato Mirai. Già prima di vedere il mare ti accorgi che è una città di mare. L’architettura moderna  (che molto deve ai lavori per i Mondiali di calcio del 2002), privilegia edifici di colore bianco e forme curve, che grazie alla giornata di sole e al cielo limpido danno un grande colpo d’occhio e ti fanno sentire a mare.

Pacifico Yokohama, sede di convegni, esibizioni e concerti.

Pacifico Yokohama, sede di convegni, esibizioni e concerti.

Ben presto ci siamo anche resi conto che Yokohama è anche una città multiculturale che risente molto di influssi europei e non. I mattoni rossi dello Yokohama Red Brick Warehouse mi ha riportato indietro di un anno, ai tempi dell’Erasmus, facendomi sentire realmente in un porto del Nord Europa, tipo Olanda o Svezia! Sono due lunghi edifici di 3 piani risalenti agli inizi del 1900, un tempo usati come dogana e magazzini, ed oggi utilizzati uno come centro commerciale e ristoranti, e l’altro per eventi culturali, musicali, mostre ecc.

Yokohama Red Brick Warehouse

Yokohama Red Brick Warehouse

Laltro edificio del Red Brick Warehouse

L'altro edificio del Red Brick Warehouse

Nei pressi della Warehouse c’era anche l’Oktoberfest giapponese, ma non ci siamo fermati e prima che tramontasse siamo andati verso il molo dove ci siamo sbizzarriti a fare foto più o meno intelligenti, suscitando la curiosità dei passanti! Una bellissima struttura in legno dove passeggiare, o rilassarsi buttandosi sul prato verde che ricopre la parte finale. Se fossi un architetto avrei tante cose da dire sul molo, ma data l’ignoranza in materia mi astengo volentieri, e lascio parlare le immagini! 😛

Un premio virtuale a chi ricorda il film a cui ci ispiriamo...!

Un premio virtuale a chi ricorda il film a cui ci ispiriamo...!

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Kawagoe Matsuri

25 10 2008
Posizione geografica

Kawagoe

Domenica scorsa, 19 Ottobre, siamo andati a Kawagoe, città che si trova nella prefettura di Saitama, a circa mezzora di treno da Ikebukuro (Tokyo), ma 1h30 da casa mia che si trova esattamente dall’altra parte! Kawagoe è anche chiamata Koedo (piccola Edo) per la somiglianza stilistica di alcune case e templi che ricordano l’antica Edo, vecchio nome della città di Tokyo. Tuttavia non siamo andati per visitare la città (magari un giorno ci tornerò apposta), ma per assistere ad uno dei più famosi Festival della regione del Kanto, che si svolge ogni due anni ad Ottobre, da circa 350 anni.

Il Kawagoe matsuri (festival) dura di 2 giorni, ed attira tantissima gente (anche 1 milione in tutto, in 2 giorni).

E’ caratterizzato dalla parata di una serie di splendidi carri in legno (paragonabili ai nostri carri carnevaleschi) decorati con intarsi e lanterne. Su di essi alcune persone in abiti e maschere tipiche danzano e suonano a ritmi sempre più incalzanti. Le maschere rappresentano figure storiche o personaggi di racconti e leggende popolari.

Carro

Carro

DettagliDettagli

Dettagli

I carri, piuttosto grandi, vengono spinti e trascinati con corde, e il corpo principale può rotare sulla base in modo da rivolgere la parte del palco in diverse direzioni verso il pubblico, nei momenti in cui stanno fermi. Leggi il seguito di questo post »