Con molto ritardo (quasi un mese), finalmente ho trovato 1 attimo libero per aggiornare il blog e non posso che iniziare dal PDB.
Il 13 Luglio arrivo a Bruxelles intorno alle 19:00, e lasciata la stazione percorro un centinaio di metri in cui la città subito mi affascina, e quindi faccio il check-in all’Ibis Hotel.
Qui non trovo con mia sorpresa il mio compagno di stanza, Stefano, che non è ancora arrivato… strano… comunque, mi cambio e scendo giù alla ricerca di qualche altro vulcaniano, e nella hall si materializza il primo: Marco, che fortunatamente mi riconosce all’istante e si unisce a me nella ricerca degli altri.
Dopo un breve giro in città si fa viva “uncle Lucy” 🙂 (così nominata per la sua relativa anzianità nel gruppo :P), e grazie a lei raggiungiamo un bel gruppetto di altri ragazzi con i quali si va tutti a cena e poi a bere la prima birra belga! Fin quando la stanchezza dei viaggi si è fatta sentire e il pensiero di alzarci presto l’indomani mattina ci ha riportato in albergo…. dove con mia sorpresa trovo ancora la mia stanza vuota… mah, il mistero di Stefano continua…
…e anche la mattina del 14 nessuna traccia di lui. Pertanto dopo esserci dati appuntamento per una “timida” colazione in hotel (ci saremo rifatti la seconda mattina!), ci incamminiamo verso il luogo del PDB 2008, il Club de la Fondation Universitaire che si trova poco fuori il centro della città.
Si formano due gruppetti, ed ovviamente io faccio parte del secondo dei più ritardatari, piuttosto multinazionale, e qeusto mi consola al pensiero di non dovermi sentir rinfacciare “i soliti italiani ritardatari”! E invece, dopo aver percorso il centro della città più a fiuto che seguendo mappe guidati da ciceroni improvvisati e poco convinti, arriviamo a destinazione alle 9 in punto! E che sono gli orologi svizzeri in confronto?! 😀
La giornata iniziata bene, e con un sole e un caldo poco belgi e molto siculi, prosegue nel migliore dei modi. Appena saliamo la scala dell’istituto, Margherita (Vulcanus Manager) ci riconosce quasi tutti immediatamente (“tu sei italiano, vieni da Catania, vero?” :)), e Ramona (Vulcanus Manager assistant), con la sua notevole grazia, ci etichetta con delle targhette riportanti Nome, reference number, nazionalità e Host Company.
Dopo un veloce caffè inizia l’incontro in cui ci troviamo tutti seduti in una sorta di “tavola rotonda” rettangolare, ognuno al proprio posto con tanto di segnanome e carpettone pieno zeppo di informazioni e documenti che iniziamo ad analizzare. Premetto che accanto a me rimane ancora vuoto il posto di Stefano, già nell’aria corrono voci di ritiri, ripensamenti…. Iniziano a fioccare introduzioni e raccomandazioni da parte di Margherita, Sato-san (quella che sarà considerata la nostra “mamma” in Giappone!) e Kimura-san (direttrice giapponese dell’ufficio europeo del Centro).
Verso le 10, a sorpresa arriva il povero Stefano, che avendo perso il volo del giorno prima annullato per maltempo (ma pensa! anzi… Malpensa!!!!), è partito in extremis! Che sollievo, finalmente siamo tutti!
Man mano che l’incontro va avanti aumenta l’eccitazione per ciò che ci aspetta: dal general schedule abbiamo già un’idea di quello che saranno i primi 4 mesi, tra lezioni di giapponese, seminari e escursioni presso zone rurali o multinazionali, cerimonie del tè e molto altro! In una busta troviamo la mappa del Vulcanus 2008-09 con le nostre foto e info localizzati sulla cartina del Giappone, e quindi i nostri contatti ed altro.
Successivamente tutta una serie di istruzioni relativi alla partenza: date, suggerimenti sui bagagli, percorsi per spostarsi dall’aereoporto di Tokyo all’hotel e alla sede di EU-Japan Centre, informazioni sull’uso di carte di credito ecc. C’è anche un questionario da compilare per partecipare al programma di Homestay, grazie al quale trascorreremo un weekend ospiti di una vera famiglia giapponese, possibilmente in una regione di campagna distante Tokyo!
Quindi si arriva alla parte più corposa dei documenti.
Riguardo al tirocinio abbiamo contratti, lettere di accettazione, informazioni sulla compagnia, programma del tirocinio, e descrizione della sede del nostro dormitorio con tanto di dimensioni della stanza e lista di suppellettili e servizi! Personalmente non posso lamentarmi, vivrò a Tokyo a circa mezz’ora di metro sia dalla sede del corso di giapponese e dal luogo di lavoro. Di quest’ultimo, localizzato sulla Tokyo Bay in un grattacielo di soli 2 anni di vita, potete ammirare una diapositiva qui accanto! :D) (io sarò in quello più basso, il Toyosu Center Building Annex).
In più, la mia stanza sarà molto comoda: 17 m2, fornita di condizionatore, luci, letto e lenzuola (può sembrare strano, ma in alcuni casi qualcuno dovrà comprarseli da sè!), cucina, bagno, doccia e lavatrice privati, e possibile connesione a Internet (spero di averla sin dal primo giorno). Davvero niente male!
Gli altri documenti importanti sono quelli che riguardano l’assicurazione che abbiamo stipulato, e quelli per la richiesta del visto in Ambasciata.
Infine abbiamo una serie di informazioni pratiche sulla cultura e lo stile di vita in Giappone, suggerimenti su libri da leggere ed anche su testi e traduttori per lo studio della lingua. E dulcis in fundo la mappa della metropolitana di Tokyo, che racchiusa in un foglio A3 non rende giustizia all’imensità della città che ci attende!
A pranzo abbiamo modo di scambiare quattro chiacchiere conoscerci meglio, anche se alla fine dei 2 giorni rimpiangerò di non aver avuto modo di parlare abbastanza con tutti. Purtroppo non ho foto di questi momenti.
Dopo la pausa pranzo ritorniamo nella nostra ”tavola rettangolare” stavolta presieduta da Alberto, un architetto che ha partecipato al Vulcanus 2006-07 che ci testimonia la sua esperienza e ci gasa non poco! Tanti suggerimenti e incoraggiamenti… ed ovviamente i ragazzi lo hanno sommerso di domande!
Nel frattempo si fa pomeriggio, e il sonno post-bouffet si fa sentire in molti, così dopo un coffe-break concludiamo l’incontro tentando di partecipare al Test di conoscenza del giapponese, in cui non sono riuscito ad andare molto oltre alla scrittura degli alfabeti Hiragana e Katakana… non posso che meritarmi a Settembre livello Ignurantis Beginner from zero… o come si chiamerà!
Mi fermo qui con il racconto e proseguo nel prossimo articolo con la serata trascorsa per i pub ed i giri del giorno dopo.
Nel frattempo potete visualizzare tute le foto del PDB cliccando qui!
Sayounara!!
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