Foto panoramiche con Autostitch

23 07 2009

La mia fantastica compagna di viaggio, la Canon SX110IS acquistata qui in Giappone a Ottobre, pur essendo una compatta super (non una super-compatta) grazie allo zoom 10x e alla completezza di controlli manuali, presenta incredibilmente una mancanza inspiegabile: non c’è nessun supporto alla creazione di foto panoramiche! 😐

E’ davvero strano per una Canon tutto sommato recente (uscita nello stesso periodo in cui l’ho acquistata), poichè quella funzione è presente in altre fotocamere, anche più antiche, della stessa marca.

Se è vero che il software in dotazione contiene un’utility per la creazione di foto panoramiche dopo aver scaricato i “pezzi” su pc, è anche vero che non dispiacerebbe avere un minimo supporto per mantenere l’allineamento tra i vari scatti anzichè fare tutto a occhio.

Premettendo che non ho mai utilizzato il software in dotazione, voglio parlare di Autostitch, un programma nato da un progetto della University of Columbia che permette di realizzare panorami in maniera sorprendentemente pulita ed estremamente semplice per l’utente che non deve fare nulla.

Kamakura

Kamakura

L’unica fatica richiesta e’ quella di scattare una serie di foto che abbiano qualche piccola sezione in comune e darle in pasto al programma che farà i suoi calcoli e applicherà le trasformazioni opportune per creare il panorama, tutto automaticamente. Ovviamente bisogna scattare le foto con le stesse impostazioni di apertura, esposizione, ecc, altrimenti si creano incoerenze nella luminosità e nei colori che renderebbero impossibile e sgradevole l’unione in un’unica foto. Perciò meglio usare le modalità manuali piuttosto che quelle automatiche.

La versione scaricabile dal sito è una versione demo per Windows, ma funziona bene anche su Linux o Mac OS X attraverso emulazione con Wine o Crossover. Pur essendo demo ha tutto quello che serve per foto panoramiche fatte in casa senza troppe pretese e senza dover impostare alcunchè. Tuttavia siano disponibili diverse impostazioni avanzate configurabili a seconda delle esigenze, anche se l’interfaccia non è ancora molto user-friendly, come ammettono gli stessi sviluppatori.

L’unica impostazione da cambiare a piacere è il rapporto in scala dell’immagine in’uscita, che di default è molto piccola: ovviamente si può impostare a 100%, ma a seconda della risoluzione delle foto di partenza 75% potrebbe anche essere sufficiente.

Finora mi sono limitato a creare semplici panorami 1D (ruotando solo sul mio asse) a 180° o più, unendo una sequenza orizzontale di 2-3-4 foto. Ma la capacità più interessante di Autostitch è quella di creare automaticamente panorami 2D, considerando rotazioni sia orizzontali che verticali su più assi, ovvero unire foto scattate dallo stesso punto verso ogni direzione (ovviamente sempre a patto che si mantengano tra i vari scatti delle zone di sovrapposizione che favoriscano il riconoscimento delle giunture). Vedi alcuni esempi di panorama sul sito del progetto.

Toyosu

Toyosu

Sydney by night, mega-panorama

Sydney by night, mega-panorama

Sydney by night (pt. 1)

Sydney by night (pt. 1)





Arcobaleno a Gyotoku

19 07 2009

.
.
.

Arcobaleno visto da vicino casa mia alla fine di una giornata grigia e nuvolosa

Dopo una giornata grigia e nuvolosa, dulcis in fundo!

Tutte le altre FOTO





Il mio primo manga: Holly & Benji vs Italy

12 07 2009

Ce l’ho fatta, dopo 10 mesi abbondanti, sul finire di quest’esperienza, ho finalmente comprato il mio primo manga giapponese!
Pur non essendo mai stato particolarmente interessato a questo genere di fumetti, recentemente ho pensato che potrebbero essere un buon modo per esercitare e mantenere il mio modestissimo livello di giapponese.
Non potevo che cominciare dal manga del mio cartone animato preferito di quando ero bambino, il cartone animato più lento e avvincente della storia: Holly & Benji (in Italia), o meglio Captain Tsubasa (キャプテン 翼)!

Il mio primo manga di Captain Tsubasa!

Il mio primo manga di Captain Tsubasa!

Ieri per la prima volta mi sono avvicinato con “interesse” al reparto immenso di fumetti (nuovi e di seconda mano, economicissimi) di un piccolo Book mart, uno degli infiniti negozi di libri usati che si trovano qui. Intere collezioni di ogni genere di manga, raggruppate nel cellophan, e acquistabili a poche decine di euro. Si possono acquistare anche singolarmente a poco più di 1,50 €, anche se ho notato che il primo e l’ultimo numero di solito costano circa 0,50 € in più.

Il protagonista Gino Hernandes

Il protagonista Gino Hernandes

Pensavo fosse difficile trovare Captain Tsubasa, ma tra gli altri scorgo una decina di numeri in uno scaffale! Ogni numero ha sul bordo il personaggio protagonista della storia.

Mancava il volume n. 1, ma osservandoli da vicino ho visto il volume n. 28 caratterizzato da un personaggio che sembrerebbe vestito con la divisa classica dei portieri dell’Italia. Controllo bene ed è proprio così: la storia è proprio della partita (ai Mondiali?) tra le nazionali di Giappone e Italia!

Da quel poco che ho capito, sfogliandolo velocemente, l’Italia è per gran parte della partita in vantaggio, e va in scena la supersfida tra Tsubasa (Holly) e il portiere italiano (tale ジノ  ヘルナンデス, Gino Hernandes …o_O :O) che gliele para proprio tutte! Eh, mi sa che anche nel fumetto siamo rappresentati come i soliti italiani “catenacciari”!

EDIT 16/07/2009: nell’edizione italiana Gino Hernandez si chiama Dario Belli!

Che dire, non vedo l’ora di tuffarmi nella lettura-studio (col dizionario a portata di mano), per scoprire se anche qui il campo è lungo 30km e costruito in collina, e se i tiri di Holly raggiungono l’atmosfera e poi tornano zig-zagando bucando la rete avversaria 😛

La copertina interna originale, e sullo sfondo la cover a colori

La copertina interna originale, e sullo sfondo la cover a colori

W il Giappone e viva la New Team 😀

EDIT 16/07/2009: direttamente dal blog Baka gaijin in Japan





Australia #1: lo spettacolo dei tropici

5 07 2009

Prima tappa a Downunder: Cairns, nel Queensland!

Finalmente ce l’ho fatta!  Ho iniziato a buttare giù i racconti del viaggetto in Downunder ormai 2 mesi fa (28 Aprile – 10 Maggio 2009).

In realtà ci sono così tante cose da raccontare e da mostrare che più che un blog sembra di scrivere un romanzo… ma visti i tempi, vanno più di moda le fiction e pubblicherò questo viaggio a puntate, anche perchè il tempo di scrivere tutto in una volta non ce l’ho.

Sguardo tropicale

Alla lagoon di Cairns

A questo scopo ho creato una pagina apposita (vedi menu in alto) che conterrà il viaggio per intero, incluse le foto, anche se la aggiornerò di volta in volta dandone notizia qui sulla Home.

La prima puntata è ambientata nell’Australia tropicale del Queensland. Facendo base a Cairns, dal 29 Aprile al 1 Maggio ci siamo veramente goduti lo spettacolo dei tropici, dalla Grande Barriera Corallina alla foresta pluviale con un’infinità di specie viventi che non si trovano altrove!

Non vi anticipo altro, a parte queste due foto, e vi lascio al romanzo augurandovi buon viaggio virtuale in AUSTRALIA!!!

Sguardo tropicale